– curatrice indipendente

«Le basi su cui poggiano gli edifici di KENE sono state costruite sul potere esplorativo, interrogativo, introspettivo della fotografia, non come risposta immediata alle difficoltà dei ragazzi che vivono a Kanadjiguila, Bamako, ma come spazio in cui imparare a porre domande tramite l’incontro con gli altri e il proprio territorio. In questo caso la fotografia è fisicamente e simbolicamente la lente attraverso la quale passano il tempo e lo spazio per osservare il mondo e orientarsi.»

Estratto dal libro “KENE – Mohamed Keita”