Project Description

La mostra Territorio è stata presentata il 16 Dicembre 2022 nell’ambito della “Festa della Befana di Roma”, la tradizionale manifestazione a Piazza Navona che ogni anno accompagna le festività natalizie. Promossa da Roma Culture e Azienda Speciale Palaexpo, la mostra ha presentato le fotografie di Mohamed Keita, Aboubacar Kourouma e dello Studio KENE che hanno al centro la città di Roma ed in particolare il quartiere Esquilino.

A conclusione di questo primo anno di vita della sede romana del laboratorio fotografico, la mostra Territorio è stata riproposta e ospitata da GSL, Giovani San Lorenzo, presso Largo Settimio Passamonti: un’occasione per far posare lo sguardo dei fotografi e delle fotografe su diversi quartieri della città in cui vivono.

Le fotografie in mostra sono infatti il personale racconto di Roma realizzato dal maestro Mohamed Keita e dai suoi allievi.  Nei suoi dieci anni di ricerca professionale Keita ha esplorato con lo strumento fotografico ogni angolo di Roma, dal centro alle periferie, restituendo all’osservatore una visione personale e sempre differente di una città imponente che è stata, da sempre, immortalata da tantissimi fotografi. Durante le attività didattiche con Aboubacar Kourouma e gli allievi di Studio KENE, il fotografo prosegue con la sua sperimentazione, trasmettendo al contempo il suo approccio di ricerca. Come un flâneur vaga, insieme ai suoi allievi e alle sue allieve, per le vie di Roma, senza fretta, facendo nuove esperienze e provando emozioni nell’attesa dello scatto giusto, dell’attimo esatto da immortalare.

I luoghi fotografati, anche i più noti, sorprendono l’osservatore perché rappresentati in un’ottica diversa, “umanizzata”, restituendo un punto di vista differente grazie a una maggiore attenzione a dettagli anche banali che rendono questa città fonte viva d’ispirazione.

Le fotografie ci restituiscono un lavoro di fotoreportage: mettono in mostra infatti l’aspetto più quotidiano e di vita vissuta della città, senza lasciarsi travolgere dalla sua imponenza. Per questo motivo solo raramente lo spettatore avrà la possibilità di guardare i soggetti rappresentati da una prospettiva più distaccata. Lo sguardo di questi fotografi e di queste fotografe è quello di chi Roma la vive tutti i giorni, la conosce e la rappresenta così come la vede, senza la presunzione di volerla dominare attraverso la macchina fotografica e senza quel senso di riverenza che spesso si prova di fronte a una città con secoli di storia alle spalle.